Preghiera di liberazione di Padre Amorth

sabato 22 maggio 2010

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Esiste il diavolo? Chi è Satana? Chi è Lucifero?

Croce L'ESISTENZA DEL DIAVOLO

Il 29 giugno del 1972 – festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo – il sommo Pontefice Paolo VI parlò del nemico di Dio per antonomasia, Satana, e a suo riguardo si espresse dicendo: "Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa". Quelle parole risuonarono come un grido angoscioso destando nel mondo Cattolico scandalo e stupore: il successore di Pietro riconosceva l’insinuarsi del Maligno all’interno della sua stessa Chiesa.

E oggi? Qual è la situazione, oggi? Oggi, purtroppo, lo confermano le statistiche, le cose non vanno meglio: molti, addirittura tra gli "addetti ai lavori" (preti, vescovi, teologi…), negano l’esistenza stessa del diavolo. Ma andiamo con ordine.


INDAGINE BIBLICA SULL'ESISTENZA DI SATANA

La Bibbia ci informa che il diavolo (dal greco διαβáλλο = accusare) in principio era un angelo buono. L'Antico Testamento lo chiama Satana, la cui radice primitiva significa: attaccare, accusare, essere un avversario, resistere. Satana, quindi, significa: avversario, nemico, oppositore.Pene dell'Inferno - San Petronio (Bologna)


"Perché è stato espulso l'Accusatore dai nostri fratelli, colui che accusa, dinanzi al nostro Dio, giorno e notte" (Ap 12,10).

Possiamo identificare Satana anche con l’appellativo di diavolo, ma non un diavolo generico, un demònio tra i tanti, bensì il "capo" di tutti: non a caso la Bibbia fa uso della parola "diavolo" sempre al singolare e riferendosi al più forte di tutti i demoni esistenti. Atri titoli con i quali la Sacra Scrittura ha identificato Satana, sono: il Nemico, il Tentatore, il Maligno, l'Antico Serpente, l’Omicida fin dal principio e il Padre della menzogna (Gv 8,44). Gesù nel Vangelo arriva a chiamarlo "il principe di questo mondo" (Gv 12,31).


Per quanto riguarda Lucifero, invece, la radice del suo nome starebbe a significare "stella del mattino", e questo appellativo sarebbe indicativo dello stato di particolare privilegio di cui doveva godere questo angelo prima della sua ribellione: doveva spiccare brillando in maniera unica tra tutte le figure angeliche.

Nonostante la Tradizione e le maggioranza dei testi ecclesiastici abbiano da sempre assimilato il nome di Lucifero a quello del diavolo (di Satana), tuttavia, l'esperienza di alcuni esorcisti (tra i quali padre G. Amorth) ci porta a credere che Satana e Lucifero siano i nomi propri di due differenti demòni ai vertici delle gerarchie infernali: Satana, il più maligno e perverso tra gli angeli ribelli. E Lucifero, il più bello, "la Stella del Mattino", probabilmente superiore per natura a Satana.

Nel proseguire questa nostra breve trattazione, per questioni di praticità esporremo le diverse argomentazioni non specificando sempre tra la figura di Lucifero e quella di Satana: infatti, se veramente si tratta di due angeli decaduti differenti, il parlarne come se fossero "uno" ci aiuterà a semplificare il discorso e a comprendere meglio le dinamiche che portarono alla loro ribellione e perdizione eterna. Che siano due o uno, non cambia la sostanza del perché si ribellarono a Dio e del perché furono cacciati dal cielo... Limitatamente a questo articolo, dunque, quando parleremo genericamente del "diavolo" lo faremo per alludere indistintamente sia all'uno che all'altro.

Croce IL DIAVOLO: L'ANGELO DECADUTO

Secondo San Tommaso d'Aquino e i Padri della Chiesa, agli inizi dei tempi Dio avrebbe voluto sottoporre a prova gli angeli, chiedendo loro un grande atto d'umiltà: la Seconda Persona della Santissima Trinità - Gesù Cristo, il figlio dell'Eterno Padre - si sarebbe fatto uomo, ed essi - gli angeli - avrebbero dovuto adorarlo.

Lucifero - superiore agli uomini per natura - al solo pensiero di doversi inginocchiare dinanzi a un uomo (per quanto quell'uomo - Gesù - fosse un "uomo-Dio") si inorgoglì tanto da rifiutarsi categoricamente. Di lì la sua "caduta, che i Padri fanno coincidere con la caduta della stella del mattino (volg. "Lucifer").

Is 14,12: Come mai sei caduto dal cielo,

Lucifero, figlio dell'aurora?

Isaia (14,11-21) e Ezechiele (28,11-19) ci forniscono un chiaro ritratto del diavolo prima della sua ribellione. Egli viene raffigurato come l'essere più elevato e bello di tutta la creazione: una creatura grandiosa, l’opera perfetta di Dio, "un cherubino ad ali spiegate a difesa” posto da Dio a svolgere il santo incarico di sorvegliare il Suo stesso trono. Le Bibbia ce lo descrive come un essere “pieno di sapienza, perfetto in bellezza” (Ez 28,12), “coperto di ogni pietra preziosa” (Ez 28, 13), “perfetto nella condotta” (Ez 28,15).

È chiaro che il peccato entrò nell’Universo a seguito della sua ribellione. È Isaia a raccontarci il suo intento peccaminoso.

“Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo” (Is 14,13-14).

Questo intento peccaminoso scatenò nei cieli una terribile guerra: gli angeli sono puri spiriti, e le "armi" che usarono furono solo l'intelletto e la volontà.

"E vi fu una guerra in cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone; e questo combatté insieme ai suoi angeli; ma non prevalsero: il loro posto non si trovò più nel cielo. Fu infatti scacciato il grande dragone, il serpente antico, quello che è chiamato diavolo e Satana; colui che inganna tutta la terra fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli" (Ap 12,7-9).

In seguito alla suo peccato, il diavolo, insieme ai suoi angeli ribelli, fu scacciato dal cielo:

"Dio infatti non perdonò agli angeli che avevano peccato, ma, condannandoli al tartaro, li confinò nelle fosse tenebrose perché vi fossero trattenuti fino al giudizio" (2Pt 2,4).

Quanto sopra ce lo conferma anche Giuda:

"...e mise sotto custodia con catene eterne nel buio dell'inferno quegli angeli che non seppero conservare la loro dignità primigenia e abbandonarono la propria dimora, riservandoli per il giudizio del grande giorno" (Gd 6).

Tre brevi considerazioni a riguardo:

Demone con donna1) La caduta del diavolo non avvenne a causa di Dio: fu egli stesso, nella tentazione/prova, a scegliere il peccato. Essendo una creatura dotata di libero arbitrio, egli autonomamente e coscientemente decise di peccare orientando la sua libertà di scelta verso il male; potremmo definirlo un peccato principalmente di superbia, il suo.

2) Il diavolo è l’unico responsabile della sue azioni peccaminose contro Dio. Poiché egli era stato creato come un essere “pieno di sapienza” non poteva non conoscere la gravità delle sue azioni. Egli - come ci dice Ezechiele - era un modello di perfezione fin dal giorno in cui fu creato: “perfetto tu eri nella tua condotta” (Ez 28,15); dunque una perfezione anche “morale” che aggrava maggiormente il suo peccato e la consapevolezza che aveva dello stesso.

3) La caduta del diavolo e degli altri angeli ribelli, e la loro conseguente separazione da Dio, è definitiva e irrevocabile: per loro non esiste possibilità di redenzione. La scelta di peccare è così radicata in loro, da rendere impossibile ogni possibilità di perdono: il diavolo e i suoi angeli ribelli sono incapaci di chiedere perdono! Dio fa sempre il primo passo nel concederci la Grazia del perdono, ma non può imporci il perdono. A riprova della loro condanna eterna ci sono le durissime parole di Gesù:

"Andate via de me, o maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi seguaci" (Mt 25,41).

QUAL È LA NATURA DEI DEMONI?

I demòni - essendo angeli decaduti - sono puri spiriti (dal lat. Spiritus = soffio). Essi non hanno corpo, né possono avere le nostre inclinazioni "fisiche" al peccato; non essendo dotati di "sensi", possono arrivare a "cogliere" i nostri peccati corporei solo da un punto di vista "intellettuale": i loro peccati, però, sono esclusivamente di natura "spirituale".

MA I DEMONI SONO TUTTI UGUALI?

Le Sacre Scritture ci informano che esistono nove gerarchie o cori angelici: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potestà, Principati, Arcangeli, Angeli. Le gerarchie superiori (a partire dai Serafini) sono quelle più belle, forti e intelligenti. Poiché nella caduta non hanno perduto la loro natura, possiamo dedurre che anche i demoni, a seconda della gerarchia di appartenenza e del peccato in loro predominante (dagli esorcismi si evince che alcuni peccano maggiormente d'ira, altri di egolatria, etc.), si differenziano gli uni dagli altri, con capacità e poteri specifici in grado di renderli unici.

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Approfondimenti interni:

» Il potere di Satana
Qual è il potere di Satana? Essendo un angelo decaduto, mantiene i suoi poteri angelici, oppure no?

» Cos'è il male? Esiste un dio del male?

Breve riflessione sull'oggettività del concetto di male e sull'esistenza del male assoluto

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